Ransomware OnePercent

Sappiamo che il ransomware OnePercent è attivo nel mondo informatico dalla fine del 2020. Basato su operazioni di Ransomware as a Service (RaaS), il gruppo dietro il ransomware OnePercent ha diretto gli attacchi a diverse aziende in tutto il mondo e in gran parte negli Stati Uniti.

Come molti altri ransomware, OnePercent cripta tipicamente i dati di un’azienda, minacciando di rilasciare o mettere all’asta le informazioni raccolte in caso di mancato pagamento.

La procedura e alcuni strumenti utilizzati da OnePercent sono ben noti al Federal Bureau of Investigation (FBI) che si è interessato al gruppo fin dall’inizio dei suoi attacchi.

Il ransomware OnePercent si basa sul trojan IceID per introdursi nei sistemi attraverso campagne di phishing ed e-mail dannose. Dopo l’invasione, cercano di accedere al sistema infetto tramite Cobalt Strike.

Secondo l’FBI, gli hacker possono rimanere sui sistemi delle vittime per circa un mese. Nel corso di queste settimane, il ransomware OnePercent si diffonde nell’ambiente ed estrae dati importanti.

Per farlo, il gruppo deve essere preparato con strumenti che gli consentano di agire all’interno del sistema e di non essere individuato per tutto questo tempo. Il ransomware OnePercent può contare su strumenti come MimiKatz, SharpKatz e BetterSafetyKatz, sulla libreria di post-exploitation SharpSploit e sul software a riga di comando Rclone.

Il gruppo ha anche la reputazione di avere un approccio aggressivo nei confronti delle vittime per ottenere il pagamento del riscatto. Chiamano le vittime utilizzando numeri di telefono falsi e inviano loro diverse e-mail se non hanno risposto alla richiesta di riscatto entro una settimana.

Oltre alle procedure utilizzate e ai vari strumenti coinvolti nel processo di crittografia, per le vittime che si rifiutano di pagare rapidamente, il gruppo responsabile di OnePercent minaccia di rendere pubblici i dati. Dopo questo avvertimento, se la vittima si rifiuta di pagare, i dati vengono trasferiti al gruppo REvil Sodinokibi per essere messi all’asta.

La collaborazione tra questi due gruppi è preoccupante e molto pericolosa, poiché REvil Sodinokibi è in realtà il ransomware più temuto dell’ultimo decennio.

Certamente, in caso di attacchi ransomware, è essenziale che un’azienda sia ben monitorata.

Recuperare I file criptati da OnePercent ransomware

Nonostante il clamore, il recupero dei dati criptati dal ransomware è possibile e Digital Recovery è specializzata in questo settore. Con oltre 23 anni di attività nel mercato del recupero dati, abbiamo aiutato centinaia di aziende a tornare in attività.

Le nostre soluzioni sono uniche e ci permettono di recuperare da remoto i file criptati su server, database, sistemi RAID, macchine virtuali e altro.

Sappiamo quanto possano essere riservati e sensibili i dati di un’azienda. Pertanto, tutte le nostre soluzioni si basano sulla General Data Protection Regulation (GDPR) e, naturalmente, per garantire la riservatezza, mettiamo a disposizione dei nostri clienti un NDA (Non Disclosure Agreement).

Nonostante la complessità del problema, Digital Recovery è qui per aiutarvi. Non negoziate con i criminali! Contattateci e recuperate i vostri dati.

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